L'ufficio di design progettato da Colombe Studio a Varsavia | Elle Decor

2022-08-20 14:06:39 By : Ms. Amanda Du

Se non è possibile fare smart working, bisogna portare l'abitazione a lavoro, proprio come ha fatto Colombe Studio a Varsavia

Progettare un interior da cima a fondo, avendo carta bianca per immaginare e realizzare un ambiente: un compito che può essere esaltante e che permette di consegnare un lavoro completamente sartoriale, dalla disposizione degli spazi agli arredi, fino alle finiture, e che può diventare un po’ la summa di una visione, di un certo modo di intendere il progetto d'interni. Ma entrare in corso d’opera su un progetto in parte già realizzato, con paletti bene definiti, aguzza l’ingegno e obbliga ad adattarsi, trovando soluzioni creative non meno appaganti.

A Varsavia, Colombe Studio è entrato in punta di piedi nel nuovo ufficio di Pholpharma Biologics, uno spazio di 380 metri quadrati, quando il layout di base era già pronto. L’obiettivo era di dare un tono più accogliente a uno spazio di lavoro altrimenti piuttosto formale. Per fortuna, l’estetica ordinata ma rilassata prescelta ben si sposava all’ambiente. Lo studio ha infatti deciso di distinguere l’interior design dell'ufficio prendendo a prestito lo stile di un’abitazione privata.

La chiave sta principalmente nella scelta dei materiali e, in particolare, della quercia. Cassettiere, armadi e scrivanie creano un’atmosfera che strizza l’occhio alle camere silenziose e al design giapponese, soprattutto nella sala riunioni, che rappresenta il vero punto focale dell’intero ufficio. Le grandi pareti traslucide ricordano infatti quelle in carta shoji, un ottimo compromesso tra privacy e luminosità. Tipici degli interni abitativi sono anche i pavimenti in terrazzo che nelle altre stanze dialogano efficacemente con l’intonaco minerale, su cui si appoggiano le luci dimmerabili, e piante da vaso sparse qua e là. Per la reception si è optato invece per una moquette vegetale e tappeti in seta, quasi a ovattare l’ingresso.

A colpire è poi l’altezza delle pareti: il progetto iniziale prevedeva due piani, il che avrebbe permesso di aumentare lo spazio utilizzabile. Con una certa sorpresa dei designer, i committenti hanno accettato l’idea di privarsi del mezzanino e lasciare che le finestre slanciate corressero verso l’alto, e mantenere così un volume più libero e fresco.

“Nel complesso, riassumerei questo progetto come molto speciale. Innanzitutto, perché abbiamo iniziato a lavorare durante la quarantena, quando il senso di utilizzare un ufficio fisso non era più certo e la realtà intorno a noi era cambiata. Inoltre, abituati a progettare interni privati, ci siamo scontrati con una serie di regolamenti e linee guida che hanno influenzato in modo significativo il carattere degli interni, nonostante i tempi di realizzazione previsti fossero molto stretti” commenta lo studio.