Le 3 località da non perdere in Turchia, la "terra di mezzo" a cavallo tra due continenti - Easyviaggio

2022-06-04 01:41:47 By : Mr. Runfa Wang

Dall'alba al tramonto, sono centinaia le attività da svolgere in Turchia, dal giro in mongolfiera, allo shopping nei coloratissimi mercati tipici, fino al relax nelle bianchissime terme mozzafiato. Ecco i nostri consigli di viaggio in Turchia, per soddisfare ogni tipo di visitatore.

Le mongolfiere colorate che sorvolano la Cappadocia - © Guitar photographer/shutterstock

La Turchia, paese a cavallo tra l'Europa e il Vicino Oriente, possiede un'infinita storia fatta di dominazioni di popoli differenti, che ogni volta hanno lasciato il segno nelle sue terre, a volta nelle tradizioni, altre nella religione, altre ancora nelle costruzioni o nella lingua. Conosciuta per i suoi suk e mercati, per la deliziosa cucina risultato di incroci e incontri, così come per la sua cultura multietnica e la sua architettura, la Turchia racchiude talmente tanti siti di interesse da non poterla visitare tutta in meno di un mese. Ma se proprio occorre scegliere, ecco le 3 località assolutamente da non perdere in Turchia.

La Cappadocia è una pittoresca regione semi-arida nel centro della Turchia, situata su un altopiano a circa 1000 metri sul livello del mare, quindi per non visitarla con temperature estreme, la primavera e l'autunno sono sicuramente le stagioni migliori. Le valli della Cappadocia sono molto numerose e tutte molto famose, ma due tra le più visitate e fotografate sono la Valle delle Rose e la Valle Rossa, chiamate così per le sfumature di colori che assumono le loro rocce, rosa pallido all'alba, bianco in giornata, giallo ocra al tramonto. Meno romantica, malgrado il suo nome e le famose altalene a forma di cuore, ma sicuramente più bizzarra e divertente, è la Love Valley, con i suoi innumerevoli pinnacoli rocciosi alti fino a 40 metri, di forma... fallica. Al di sopra di queste valli, volano in gran numero le famose e coloratissime mongolfiere, ma attenzione: per fare un giro su questi magnifici palloni colorati o semplicemente per scattare suggestive foto dal migliore punto panoramico Sunset View Point, occorre alzarsi molto presto, tra le 4 e le 9 del mattino.

Ma la Cappadocia non è solo natura, qui l'uomo ha da sempre saputo adattarsi al territorio entrando in fusione con esso. A dimostrazione di ciò, uno dei luoghi più importanti e turistici della regione è il Museo a cielo aperto di Goreme, che ospita numerose chiese rupestri perfettamente conservate, con degli affreschi risalenti all'XI e XII secolo. Insieme a Goreme, Uchisar è indubbiamente il paese più bello della Cappadocia, contraddistinto dall'enorme roccione di tufo con in cima un castello, da cui si può godere di una vista mozzafiato su tutta la regione. Ma la vita in Cappadocia continua anche sotto terra, con le numerose città sotterranee usate dalle popolazioni per sfuggire alle guerre. La più famosa è la Città Sotterranea di Derinkuyu, profonda fino a 85 metri e articolata su 8 livelli sovrapposti per poter ospitare oltre 20.000 persone. Ma l'attrazione più curiosa e incredibile della Cappadocia è la Valle dei Camini delle Fate, dei rilievi rocciosi di origine vulcanica, circondati dalle leggende le più disparate: secondo alcuni questi coni sarebbero di origine magica e abitati dalle fate.

Sicuramente meno conosciuto della Cappadocia, ma altrettanto mozzafiato, è il paesaggio naturale di Pamukkale, che in turco significa "castello di cotone". Questo sito Patrimonio dell'Unesco, dai colori bianco e azzurro, ospita le Terme libere di Pamukkale, terme naturali tra rocce calcaree e acque caldissime che, nel loro scorrere, hanno formato innumerevoli piscine naturali terrazzate in cui ci si può concedere una giornata di puro relax. Per gli amanti della storia e dell'archeologia, invece, a pochi minuti dalle terme si trova il Sito Archeologico di Hierapolis, anch'esso Patrimonio dell'Unesco e gioiello dell'architettura greco-romana. Se si ha il tempo di visitare dei siti archeologici più lontani dalle terme, però, non bisogna esitare a spostarsi a Efeso, Smirne e Pergamo, ne vale davvero la pena.

La moschea blu a Istanbul - © AlexAnton/shutterstock

Non poteva mancare Istanbul, la città più popolosa della Turchia, anticamente conosciuta come Costantinopoli o Bisanzio e ponte tra Occidente e Vicino Oriente, capitale innanzitutto dell'Impero romano che l'aveva battezzata Nuova Roma, poi dell'Impero bizantino e infine dell'Impero ottomano. Tutti questi avvicendamenti storici, hanno fatto guadagnare a Istanbul nel tempo la reputazione di città cosmopolita e multietnica e ciò si trasmette anche attraverso gli innumerevoli luoghi di culto appartenenti a svariate religioni che coesistono serenamente tra di loro. La chiesa più famosa di Istanbul è la Basilica di Santa Sofia, prima cattedrale cristiana di rito bizantino, poi trasformata in cattedrale cattolica, in moschea, ed infine in un museo, che custodisce dei mosaici del X secolo. Proprio di fronte alla Basilica c'è Sultanamhet Camii, soprannominata Moschea Blu per le piastrelle che ricoprono il tetto e creano spettacolari giochi di luce, soprattutto al tramonto.

Il Palazzo Topkapi a Istanbul - © muratart/shutterstock

Oltre ai luoghi religiosi, è possibile visitare degli antichi siti archeologici, come la Cisterna della Basilica, una spettacolare cisterna sotterranea di 140 metri di lunghezza e 70 di larghezza, fiancheggiata da centinaia di colonne che sorreggono un soffitto a volta. L'atmosfera qui è molto suggestiva grazie alla presenza dell'acqua che crea dei riflessi e giochi di luce, il tutto accompagnato da una musica di sottofondo. Da non perdere è il Palazzo Topkapi, considerato il più bello della Turchia e simbolo del potere ottomano, oggi convertito in museo, che custodisce intatte la Sala del Consiglio Imperiale, l'Harem e la Sala del Tesoro, con una sorprendente collezione di lussuosi gioielli imperiali. Ma per vivere appieno il cuore pulsante della vita sociale ed economica di Istanbul, occorre visitare il Grand Bazaar: libri, tappeti, gioielli, stoffe, spezie, migliaia di bancarelle con colori, profumi e sapori straordinari ed esuberanti negozianti impegnati nel mitico rito delle contrattazioni.

Lampade in stile ottomano nel Grand Bazaar di Istanbul - © Berke/shutterstock

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