Slamball, l'annuncio del fondatore: "Tornerà nel 2023!"

2022-08-08 15:52:50 By : Ms. Grace M

Chi si ricorda dello Slamball? Quella versione acrobatica e giocata con dei tappeti elastici del basket, che nacque negli Stati Uniti nel 2002 e che pochi anni dopo arrivò anche in Italia, su Italia 1 con il commento di Dan Peterson, in persona?

Esatto. E chi, con piacere o meno, se lo ricorda potrà prepararsi a gustarsi nuove sfide, con l’annuncio del fondatore Mason Gordon di una nuova stagione che vedrà la luce in America nel 2023, a 20 anni esatti dalla prima.

Gordon ha confermato a TMZ Sports che la sua creazione, quel misto di basket, pallamano, arena football e circo, tornerà per l’estate 2023: “C’è stato un bel po’ di rumore ultimamente sullo Slamball, e sul suo ritorno. C’è stato l’hashtag #BringBackSlamBall, da 200 milioni di visualizzazioni in un anno.. per cui si, sono pronto ad annunciare che lo Slamball tornerà nel 2023!“

Slamball visse in America per tre stagioni, nel 2002, 2003 e di nuovo nel 2008, con un campionato da 6 squadre (8 bel 2003) e con l’apparizione in panchina di alcune vecchie conoscenze NBA come John Starks, ex star dei New York Knicks, Xavier McDaniel e Kenny Anderson. Una sua prima rivitalizzazione fu tentata in Cina tra 2012 e 2015.

In Italia, Slamball fu trasmesso per le prime due stagioni su Italia 1 tra 2007 e 2008, e quindi sui canali satellitari e del digitale terrestre, come Dahlia TV.

Ma come si giocava a Slamball? Le squadre sono formate da 4 giocatori ciascuna, tre erano gli ruoli: handler, sostanzialmente il playmaker; gunner, l’attaccante principale, una sorta di ala, il cui compito principale era attaccare il canestro, ben protetto dallo stopper, l’ultimo difensore a guardia del proprio tabellone. Il roster di una squadra era composto da 8-10 giocatori, due gli arbitri a dirigere la partita.

Come il tiro da tre, ogni schiacciata valeva 3 punti, mente un tiro o un appoggio a canestro, solo 2

L’area attorno ai canestri era circondata da 4 tappeti elastici rettangolari, imbottiti ai lati, dai quali attaccanti e difensori spiccavano i loro balzi ben oltre al ferro (che non era in metallo, ma in materiale imbottito anch’esso. Le regole sommarie erano quelle del basket, tiro da tre punti compreso. Tra le peculiari c’erano:

Le partite duravano 20 minuti, divisi in quattro quarti da 5 minuti ciascuno, con una pausa lunga di 10 minuti a fine primo tempo. Ogni allenatore aveva a disposizione un solo timeout per l’intera partita, e il cronometro di tiro era di 15 secondi. Al posto dei tiri liberi, per ogni fallo era previsto un “face-off” ovvero un uno contro uno simile allo shoot-out dell’hockey su ghiaccio.

Capo Redattore per NBAPassion.com, tifa per il bel giuoco

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