Bentley Flying Spur (2021), perché comprarla e perché no

2021-12-27 11:10:42 By : Ms. Amy You

Ci sono i brand premium – tanti – e poi ci sono quelli di lusso, che sono molto pochi. Tra questi, sicuramente un posto di prim'ordine nell’Olimpo tra i marchi più esclusivi al mondo è riservato a Bentley, che nel 2021 ha rinnovato la sua Flying Spur.

Ora che la Mulsanne non c’è più, sta a questa berlina da 5 metri e 30 e oltre 200.000 euro ereditare la corona di ammiraglia della "B alata". Vediamo se sarà all'altezza in questo #PerchéComprarla.

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Con Bentley il lusso senza compromessi incontra la dinamica di guida più raffinata e la Flying Spur del 2021 ne è l’emblema. Ha una sua identità forte - del resto ha perso l’appellativo Continental che la accomunava alla GT - che punta a conquistare coloro che si accontentano solo del meglio quando scelgono di sedersi sia dietro al volante che dietro all'autista. Oggi come oggi, tanto tecnologicamente quanto nella realizzazione qualitativa dell'abitacolo, si tratta di una delle auto più raffinate che poggi le gomme su questo pianeta.

Alla ricerca di difetti, o meglio dire sbavature, si tratta di avventurarsi alla volta del famoso "pelo nell’uovo". Da un’auto che costa quanto un appartamento ci si aspetterebbe di avere di serie il cruise control adattivo, oppure la ricarica wireless, e invece non è così. A proposito di wireless, Apple CarPlay funziona solo via cavo e ammettiamolo, non è tanto regale vederlo penzoloni a rovinare la pulizia della plancia. Infine, gli appassionati più attenti e nerd avranno riconosciuto, nell’infotainment, lo stesso font dei sistemi Audi. 

Cinquemetrietrentadue. Per capirci, una quindicina di centimetri in più rispetto ad una Audi A8 a passo corto. È lunga quindi, ma anche snella e filante. Complici ruote dalle dimensioni esagerate, nel caso della nostra prova ben 22 pollici, la Flying Spur sfoggia un’inaspettata leggerezza nelle forme che passa anche per il cofano lunghissimo, la coda raccolta e una superficie vetrata ridotta. Poi quando la si vede dal vero la sua possenza la si nota eccome: del resto con la B alata illuminata all’anteriore e i gruppi ottici tondi con effetto diamantato, difficile lasciare indifferenti i passanti. 

420 litri di capacità non sono un valore record per un'auto così lunga, ma difficilmente il proprietario di una Flying Spur avrà bisogno di volumetrie adatte ai traslochi. Il comando di apertura è celato nella B centrale e il meccanismo è - ovviamente – elettrico. L’ingresso è adornato da una soglia in acciaio e il vano, non tanto regolare nelle forme, da una moquette di buona qualità che tra l’altro è presente nella parte interna del portellone e persino sul cielo del bagagliaio, una vera rarità.

Il piatto forte, si sa, è riservato a chi siede dietro: non importa quanto alti siate, troverete sempre sontuosi centimetri a disposizione per godervi al massimo anche il più piccolo spostamento, coccolati da due poltrone eccezionali dotate di comodi cuscini anche se la configurazione è per 5 passeggeri come quella che vedete nel video, mentre questa in basso è quella per 4 persone.

Non c’è angolo che sia stato lasciato al caso: la pelle morbida ricopre ogni millimetro cubo, tranne sul pavimento dove c’è un vero e proprio tappeto alto e soffice che quasi un peccato calpestare. Lo schienale centrale diventa un bracciolo super rifinito e ben organizzato, con due prese USB e una 12V e anche un portabicchieri. E poi ci sono tante altre "chicche" che rendono questi sedili posteriori così speciali: trovate tutto nel video.

  La vera chicca però è nel display centrale, il vero centro di comando per tutto il lusso che può offirire la Flying Spur. E, certo, non c’è mica bisogno di protrarsi, è lo schermo che viene verso di voi e può essere estratto per controllare ovviamente la climatizzazione ma anche il riscaldamento o il raffrescamento dei sedili oppure le tante tipologie di massaggio differenti con le varie intensità. Tra l’altro, quando si attivano i sedili riscaldabili, anche i braccioli laterali di ogni posto si riscaldano, anche davanti.

Ancora, si può cambiare colore e intensità per le luci ambientali, la destinazione sul navigatore, verificare in tempo reale se il vostro autista sta violando i limiti di velocità, impostare a piacimento i parametri dell’impianto audio e poi magari riservarvi un momento di privacy chiudendo tutte le tendine laterali e dietro e il tetto, e nascondendo la "Flying B" da occhi indiscreti. È sempre tramite touch che si può comandare il sedile anteriore e magari farlo avanzare per conquistare ancora più spazio. Volendo c’è anche la predisposizione per altri schermi per l’intrattenimento di bordo.    Poi certo c’è anche il posto centrale: la seduta è piuttosto rigida, perciò a patto di non avere particolari esigenze, meglio scegliere direttamente le due poltrone singole. Anche nella nostra a 5 posti comunque non c’è da rinunciare al frigo centrale, con doppio livello di intensità.

Salire a bordo di un abitacolo così è una vera esperienza. Lo anticipa il battitacco in acciaio con dicitura "made in Crewe" e la scritta Bentley che cambia colore in base all’illuminazione ambientale.   È di fatto tra i migliori abitacoli che il mercato proponga. Si capisce subito che la pelle, tanto al tatto quanto all’olfatto, sia diversa dalla maggior parte delle altre, e poi la si ritrova ovunque: bellissima per esempio la rifinitura del tetto, delle maniglie superiori o sulla leva del cambio.

Originale il design romboidale, con un trattamento particolare sui pannelli porta, in rilievo, che arriva fino ai posti dietro partendo dall’anteriore della plancia. Ogni parte cromata è metallo vero: bellissima la grande maniglia con zigrinatura interna, la stessa trama delle cornici delle bocchette d’aria centrali.

È una rifinitura optional che si ritrova su tutte le componenti, compresi i comandi "a siringa" per le bocchette dell’aria, sulle razze del volante, sulle leve del piantone e sui i rotori del clima, che hanno lo schermo integrato.

Elegante e classica la pedaliera, e anche le plastiche, che si ritrovano giusto per i tasti, sono solide e il feedback quando si azionano i pulsanti è davvero corposo, proprio come il sound dell’impianto audio Naim da 19 altoparlanti e 2.200 Watt, il più evoluto che la Flying Spur può avere. Qualcosa che va sentito in prima persona per rendersi conto davvero di cosa è capace.

Il sistema di plancia rotante che mostra il display dell’infotainment, tre indicatori circolari con bussola, cronometro e termometro, oppure un pannello pulito lascia a bocca aperta chi non se lo aspetta e con le opzioni più analogiche riesce a garantire un’atmosfera classica, da vera Bentley.  Un’atmosfera che, lo immaginate, può essere personalizzata fin nel più piccolo dettaglio: fate un salto sul configuratore Bentley per farvi un’idea.

Se, di base, una Rolls-Royce viene scelta per essere affidata alle mani  - possibilmente guantate - di un autista, non è lo stesso per una Bentley che in larga parte viene guidata direttamente dal proprietario. Un proprietario che, nel caso della Flying Spur, si trova al timone di una super gran turismo a 4 porte over size più che su una berlinona opulenta da rappresentanza. 

Ecco che quindi l’assorbimento delle sospensioni a controllo elettronico, ottimo, è comunque più rigido di quanto ci si possa aspettare, anche in modalità Comfort. Certo, dipende anche gli enormi cerchi da 22”, la taglia massima per la Flying Spur, ma è l’impostazione generale data dagli ingegneri di Crewe che la rende molto guidabile. Lo testimonia anche il fatto che la mappa "giusta" – secondo chi l’ha progettata – tanto da prendere proprio il nome "B" per Bentley, è una via di mezzo tra la Comfort e la Sport.

Per tenere a bada gli oltre 2.300 kg – a vuoto – c'è uno sterzo molto preciso ma con un carico volante consistente e poi che la dinamica di guida, per un’auto d questo tipo, s’intende, sia ai vertici dell’ingegneria mondiale lo dimostra il sistema di controllo antirollio attivo elettrico a 48V. Si chiama Bentley Dynamic Ride e attenua i movimenti eccessivi disaccoppiando le ruote sugli assi e applicando fino a 1300 Nm di coppia in 1/3 di secondo per mantenere l’auto piatta.

Per impostare traiettorie perfette fanno la loro parte il Torque Vectoring, che frena le ruote interne alle curve, la trazione integrale permanente e soprattutto le quattro ruote sterzanti. Sono magiche, regalano un'agilità sorprendente a questo incrociatore di 5 metri e 30 e una tenuta di strada infinita, viste poi le gomme con impronta 275 davanti e 315 dietro. Il senso di sicurezza è veramente totale.

La Flying Spur della prova è equipaggiata col V8 biturbo. Sarà meno altisonante del W12 ma, da tradizione, è proprio questo il motore tipico di una grande e raffinata limousine britannica, e tra l’altro considerando che l’8 cilindri pesa circa 100 kg in meno, le prestazioni sono paragonabili: 0-100 km/h in 4,1 secondi e velocità massima di 318 km/h. Roba da supercar.

Con una potenza di 550 CV e una coppia massima di 770 Nm a poco meno di 2.000 giri la spinta è infinita ma comunque progressiva, con un’erogazione molto elegante e cambi marcia dell’8 rapporti impercettibili. La sensazione di essere avvolti all’interno di un nobile missile terra-terra è amplificata dall’insonorizzazione eccellente.

Se le 4 ruote sterzanti che girano in fase sono alleate delle curve ad alta velocità, diventano preziose in contro-fase, alle basse andature, perché riducono l’angolo di sterzo, permettono svolte quasi a 90 gradi. Considerando le dimensioni, fa quasi impressione vedere quella B alata riuscire a ruotare così agilmente quando si deve fare manovra.

Il fregio aiuta a far capire dove finisce il muso, ma comunque per parcheggiare ci sono telecamere dalla risoluzione altissima, sensori molto intelligenti che in base alla traiettoria dell’angolo di sterzo capiscono se suonare o meno, a prescindere dalla vicinanza con l’ostacolo, e il parcheggio del tutto automatico. Visto il muso lungo sono comode le telecamere laterali con le quali affacciarsi agli incroci.

Anche i dispositivi di ausilio alla guida, con il loro funzionamento efficace, aumentano quella sensazione di sicurezza che dicevamo. Il mantenitore attivo di corsia, per esempio, incolla l'auto al centro della corsia e la mantiene lì. Tra i dispositivi più raffinati c’è anche il Night Vision, con una telecamera ad infrarossi per individuare di notte i pedoni, e poi dei fari a matrice di LED che funzionano in modo impeccabile.

In città la media è di 5 km/l. Nell’extraurbano tranquillo se ne fanno 8 e lo stesso vale per l’autostrada, dunque la media è di 7 km/l, cioè circa 14,2 litri per 100 km.

La versione V8 della prova parte da circa 202.000 euro, mentre servono 224.500 euro per la W12. Nel corso del 2022 arriva anche la V8 plug-in, che dovrebbe costare qualcosa in meno. Ovviamente, parliamo senza considerare le personalizzazioni: ’auto che avete visto nel video, per esempio, ha circa 90.000 euro di accessori, per un prezzo finale superiore ai 290.000 euro. Se poi volete il top c’è l’allestimento Mulliner, che di base, da sé, viene circa 50.000 euro in più. 

Considerando quello che abbiamo detto, e cioè che molti clienti Bentley preferiscono guidare direttamente, allora se non servono i posti dietro si potrebbe considerare la superba Continental GT. Viceversa, se l’utilizzo vuole persino essere versatile c’è il SUV Bentayga. 

Se dici Bentley, però, non può non venire in mente Rolls-Royce che, per ribattere alla Flying Spur  mette in campo la Ghost. La Mercedes Classe S Maybach è pensata per coloro che preferiscono far guidare l’autista, così come Audi A8L e BMW Serie 7L, cioè le versioni a passo lungo.