Bonus mobili, arriva l’ok per il 2022: tutte le novità! | Trend Online

2021-12-29 22:08:18 By : Ms. Miu Ng

È stato confermato il Bonus Mobili anche per il 2022 ma ci saranno delle sostanziali novità rispetto al 2021: chi potrà richiederlo? Le soglie di spesa cambieranno e non sarà più conveniente come quest'anno, ma vediamo nello specifico quali saranno le modifiche apportate!

[PRESTITI 2021: Arrivano le Convenzioni, ma non tutti rientrano, perché?] Grazie a queste speciali Convenzioni alcune categorie di dipendenti e pensionati potranno richiedere prestiti a tassi vantaggiosi. Verifica subito se rientri! CLICCA LA TUA ETA': [25-45]- [46-65] - [66-80]

Novità per quanto riguarda i bonus 2022. La nuova legge di bilancio ha cambiato tante cose rispetto all’anno sorso, per il prossimo anno ci sarà una drastica riduzione per quanto riguarda le agevolazioni. Il periodo di emergenza sembra estinto, o comunque il Governo ha assicurato che le probabilità di nuove zone rosse sono ai minimi termini.

Se il 2020 e il 2021 sono stati anni di ripartenza, il 2022 vedrà una situazione differente: le attività sono ritornate a vivere e questo rimetterà in moto l’economia di ogni settore, la ripresa è vicina e il Governo ha iniziato a diminuire le agevolazioni per i cittadini. Insomma, in sostanza il 2022 dirà addio a tanti bonus di cui abbiamo potuto godere quest’anno. 

Tra le novità è stato però rinnovato il Bonus mobili. L’agevolazione è stata molto richiesta anche durante tutto il 2021, motivo per il quale il Ministero dell’economia ha ritenuto necessario mantenerla anche per il 2022. Bonus mobili e Bonus 110% sono tra le agevolazioni più sfruttate di quest’anno: un vero boom per il Governo considerando che quei settori avevano subito un brusco stop totale per più di un anno.

Tante le critiche anche da questo punto di vista: in molti hanno sottolineato che la manovra economica dello Stato sembrava stesse puntando ad una ripresa concentrata solo per il settore edile ed immobiliare, trascurando tutte le altre attività che hanno subito comunque uno stop per via del brusco calo del turismo. Se in parte è vero, dall’altra è necessario specificare che garanzie a queste garanzie date dallo Stato, questi settori hanno realmente riniziato a vivere.

Il Bonus mobili tornerà quindi anche per il prossimo anno, ma con delle importanti modifiche: per prolungarlo fino agli anni a seguire il Governo ha dovuto ridurre l’investimento, apportando così modifiche sull’intera agevolazione. Vediamo allora nello specifico a cosa ci si riferisce se si parla di Bonus mobili, ma soprattutto a chi si rivolge e come si potrà far domanda nel 2022. 

Come si può leggere anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate il Bonus Mobili consiste in una detrazione Irpef pari al 50% della somma destinata all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

Si rivolge solamente ad elettrodomestici di classe non inferiore alla A+. Unica eccezione per quanto riguarda invece forni e lavasciuga: in questi casi rientrano anche tutti gli elettrodomestici dotati di una classe A.

L’agevolazione spetta anche per gli acquisti fatti nel 2021 ma ci sono limitazioni per quanto riguarda i lavori di strutturazione necessari che vedremo nel prossimo paragrafo. Ma a che mobili ci si riferisce nello specifico? 

Attualmente la detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 (ma è stata prorogata) per l’acquisto di mobili nuovi o grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (come abbiamo già specificato qualche rigo prima). Tra i mobili rientrano scrivanie, tavoli, armadi, divani, materassi e così via… tutti i mobili della casa compresi anche apparecchi di illuminazione. Porte, pavimenti (anche parquet), tende, tappeti etc… non rientrano invece nell’agevolazione. 

Per quanto riguarda invece gli elettrodomestici la norma sottolinea che rientrerebbero frigoriferi, congelatori, asciugatrici, lavastoviglie etc… ma anche stufe elettriche, piastre riscaldanti e tutti gli apparecchi di cottura. Nell’importo rientrano anche tutte le spese sostenute per il trasporto e il montaggio dei beni acquistati: questo significa che il 50% di detrazioni Irpef verrà calcolato aggiungendo alla somma anche questo tipo di spese. 

Prima di andare avanti con le specifiche, vi suggerisco la visione di questo video caricato su Youtube circa un mese fa sul canale di geometra Danilo Torresi. Lo youtuber fa un aggiornamento approfondito sulle novità del bonus mobili per quanto riguarda il 2022. Le elencheremo anche noi nei prossimi paragrafi, il video però riassume comunque le caratteristiche più importanti da dover tenere a mente nel caso si voglia fare richiesta dell’agevolazione per l’anno prossimo, in modo da non essere impreparati. 

L'agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2021 (ma l'agevolazione, come vedremo nei paragrafi successivi è stata prolungata anche per il 2022), ma potrà essere richiesta solo da chi realizza una ristrutturazione edilizia con un intervento iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno scorso (2020).

Per usufruire dell’agevolazione, inoltre, è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili o di elettrodomestici. 

La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl oppure, ancora, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Un’importante caratteristica del bonus è che l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici rientra nella detrazione irpef anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dall’immobile sul quale dobbiamo intervenire con l’opera di ristrutturazione, inoltre, le zone in comune condominiali sono comprese nel caso si debba sostenere delle spese per ammobiliarle.

Come spiega anche ticonsiglio.com per ottenere il bonus è necessario rifarsi a tipologie di manutenzione come: manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia dei singoli appartamenti, ricostruzione di un immobile danneggiato da calamità naturali, restauro per risanamento conservativo di fabbricati ma anche su parti comuni di edifici residenziali. 

La detrazione potrà essere ottenuta con una ripartizione in 10 quote annuali. In sostanza non si otterrà in un’unica volta, sarà rateizzata. Per quanto riguarda il 2021 la spesa massima sulla quale si può calcolare la detrazione del 50% è di 16.000 euro. Ma è giusto anticipare ciò che tratteremo nel prossimo paragrafo: per il 2022 non sarà la stessa cifra, se nel 2020 verteva sui 10mila euro e nel 2021 sui 16mila, il 2022 invece vedrà una riduzione.

Come dicevamo prima per ottenere il bonus bisogna innanzitutto poter certificare l’inizio dei lavori di ristrutturazione: senza quella certificazione non si può proseguire con l’inoltro della domanda. Una volta aver raggruppate le documentazioni ci si può far aiutare nella pratica da un esperto come per esempio un Caf oppure un commercialista.

La richiesta, quindi l’inoltro della domanda, può essere inviata attraverso tre modalità differenti. Prima di tutto in fase di dichiarazione dei redditi: attraverso modello Unico o modello 730, poi c’è la possibilità dello sconto in fattura ma in questo caso si deve per forza pagare con bonifico postale o bancario, ed infine attraverso credito d’imposta.

Considerando le modifiche che verranno fatte nel 2022, chi può dovrebbe sfruttare l’ultimo periodo del 2021, ma nel caso si voglia aspettare l’anno prossimo per effettuare le spese non bisogna temere perché si potrà comunque avere una buona percentuale di agevolazione. 

Una postilla che di solito non viene ricordata negli articoli sul Bonus mobili riguarda la comunicazione a Enea.

Dal 2018, se si vuole usufruire del bonus mobili per l’acquisto di elettrodomestici e mobili, per l’appunto, bisogna comunicare all’Enea l’avvenuto acquisto di elettrodomestici come frigoriferi, piani cottura elettrici, lavatrici e così via.

Enea è l’Agenzia Nazione per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile e la mancata o tardiva trasmissione delle documentazioni potrebbe influire sulla rapidità della risposta alla domanda inoltrata. In sostanza non si rischia la perdita del diritto alle detrazioni, ma l’invio delle documentazioni velocizzerebbe tutto il processo.

Il Bonus mobili nasce con un’idea di fondo che ruota intorno al concetto di sostenibilità: permette il cambio di tutti quegli elettrodomestici ormai obsoleti con classi energetiche bassissime che portano consumi alle stelle. Se da una parte quindi l’agevolazione verte sulla ripresa di un intero settore rimasto in stop per quasi un anno, dall’altra l’obiettivo è quello di sfruttare l’occasione per spronare il cittadino a fare una scelta più consapevole (anche se obbligata) nella scelta degli elettrodomestici.

Per inoltrare la comunicazione basta andare sul sito dell’Enea e compilare il modulo disponibile nell’area personale del portale (se non si è pratici con la tecnologia, come suggerito precedentemente, ci si può far aiutare da un esperto). L’invio della documentazione dovrà essere effettuato entro i 90 giorni dalla fine dei lavori di ristrutturazione.

Non c’è una scadenza, il bonus mobili si può richiedere fino al 31 dicembre 2021, tutte le domande presentate dal 2022 in poi rispetteranno le nuove regole, faranno quindi riferimento ad una normativa differente. Ma vediamo nello specifico quali saranno le differenze sostanziali tra il Bonus mobili 2021 e il bonus mobili 2022.

Tra le novità inserite nella legge di bilancio 2022, per il Bonus mobili, come spiega anche idealista.it c’è la diversa classificazione per quanto riguarda le classi energetiche degli elettrodomestici inseriti nell’acquisto post-ristrutturazione. In sostanza, dall’anno prossimo, dovranno essere in linea con le nuove etichette dell’Unione Europea. Ma la novità non è solo questa per quanto riguarda il Bonus Mobili. 

Il Governo ha deciso di prolungare la possibilità di richiesta di agevolazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici non solo per il 2022 ma anche per il 2023 e il 2024. La differenza è che, allungando il termine, si è ridotto il tetto massimo di spesa sul quale poter calcolare la percentuale di rimborso.

Dal 2022 calerà infatti di ben due terzi: dai 16mila confermati per il 2021, si arriverà ai 5mila per il 2022. La bozza della legge di bilancio è stata già approvata dal Consiglio dei Ministri, quindi ormai è ufficiale la decisione presa. "Qualora gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto il limite di 5.000 euro è considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente” così si legge, ciò significa che nonostante i lavori siano stati fatti l’anno precedente, ma gli acquisti nell’anno successivo, rimarrebbe comunque la soglia dei 5000 euro, non sarà possibile appellarsi alla soglia dell’anno precedente. 

Content editor, aspirante giornalista, classe 1996. Sono una giornalista freelance, appassionata di sociologia, letteratura ed attualità. Ho una laurea triennale in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Siena e una laurea magistrale in Giornalismo e Cultura editoriale all'Università degli studi di Parma. Ho collaborato con diverse testate e siti generalisti. Divulgo libri su Instagram (@il_pesodelleidee) e scrivo sul blog 'Virus Culturali'.

Il mio motto è? "Ostinazione e passione".

Copyright © 2000 - 2021 Le Fonti S.r.l. - Via Dante, 4 - 20121 Milano, (MI) P.IVA IT04496930969 Le Fonti valorizza i brand, a livello aziendale e personale, attraverso la sua comunità business. Le Fonti è l’unica in Italia con una comunità certificata e focalizzata al business di oltre 10,5 milioni di persone. Per maggiore confronto e trasparenza chiedeteci pure i dati e il mediakit.