Il fighter della MMA mette ko l'avversario con una raffica brutale di pugni in faccia

2022-07-30 11:46:12 By : Ms. Anna Wu

La raffica di pugni è brutale. Senza esclusione di colpi. È come azzannare la preda e strapparle via la gola. È adrenalina pura, istinto killer, voglia di sopraffare l'avversario mescolando tecnica e potenza, fiutando l'odore della battaglia. Cody Brundage si prende la vittoria in un incontro dei pesi medi della MMA (arti marziali miste) della UFC (Ultimate Fighting Championship), la sequenza delle immagini che raccontano il momento in cui domina e mette al tappeto l'avversario è impressionante.

Treasean Gore commette un errore fatale: tenta di sorprendere il fighter che ha dinanzi a sé con un calcio rifilato allo stinco ma lascia la guardia scoperta e prende un cazzotto sul viso. È la fine, per lui la sfida dell'evento Apex di Las Vegas termina dopo circa 4 minuti del round 1. Barcolla, sembra stordito, perde l'equilibrio e cade.

Non ha nemmeno il tempo di provare a rialzarsi. Anche aggrapparsi al busto del rivale, cercando di limitarne i movimenti, gli serve a poco. In quel momento è indifeso e Brundage non lo risparmia. Gli salta addosso, lo immobilizza, si sente padrone della sua vita, gli sferra una serie di cazzotti da distanza ravvicinata. La testa di Gore è una sorte di punching ball: colpisce più duro e più forte.

La sequenza a velocità normale e il replay del video spiegano bene qual è stata la violenza dei pugni incassati, di come la tecnica sia passata in secondo piano e Brundage sia stato abile e ferale abbastanza da aggredire l'avversario, placcarlo senza pietà, non senza qualche polemica.

Il motivo? È lui stesso a rispondere a chi obietta per i suoi atteggiamenti più da wrestler che da combattente. "La gente dice questo? Io sono un vincente, trovo sempre il modo per farlo", ha ammesso nell'intervista a caldo a Espn difendendo il suo stile e il suo approccio ai match. Grappler, così viene definito Brundage: un termine che nel combattimento corpo a corpo indica un espediente per conquistare un vantaggio fisico sull'avversario fino a bloccarlo in una determinata posizione.