Cambiare piano senza problemi

2021-11-22 14:44:20 By : Mr. Jay Yang

La scelta del tipo di pavimento per la propria casa è uno dei momenti più importanti per definire il tipo di ambiente che si desidera. Da essa dipendono il prestigio, la praticità, la sicurezza e l'igiene dell'ambiente, indipendentemente dal fatto che tale scelta venga effettuata per la prima volta, al momento della costruzione della casa, o successivamente, quando per vari motivi si ritenga necessario sostituire la pavimentazione esistente. Nel primo caso, conoscendo con precisione la destinazione di ogni stanza della nuova casa, è più facile decidere. Caratteristiche quali tipo di materiale, dimensione, resistenza allo scivolamento, resistenza a sollecitazioni meccaniche, fisiche o chimiche, colori, ecc., rappresentano gli elementi fondamentali da tenere in considerazione, per garantire la buona riuscita dell'intervento di verniciatura, senza tralasciare anche la scelta di un buon posatore e di adesivi adatti al tipo di posa scelto.

Gli elementi sopra descritti, oltre ad essere importanti per i motivi sopra esposti, sono importanti anche in considerazione del fatto che i pavimenti rappresentano le maggiori superfici da pulire e mantenere, all'interno di ogni abitazione.

Detto ciò, di seguito intendo affrontare il problema più gravoso della sostituzione di una pavimentazione esistente, con particolare riferimento alle problematiche specifiche di tale operazione. Tutto questo, cercando di rispondere alle domande che più frequentemente vengono rivolte a noi professionisti in tali circostanze.

Questa è la domanda fondamentale a cui rispondere. Ovviamente un pavimento può essere cambiato per diversi motivi: per rinnovare un ambiente, per renderlo più luminoso, ecc. Ma la domanda spesso nasconde un'altra domanda, ovvero, quando è necessario cambiare un pavimento esistente? La risposta prevede la verifica di vari fattori, il cui esito influenzerà la scelta del tipo di materiali da utilizzare e la relativa installazione.

Uno dei principali fattori da tenere in considerazione è l'età di un pavimento, tenendo conto del tempo trascorso da quando è stato costruito e dell'uso che ne è stato fatto. Questo fattore non riguarda solo l'aspetto estetico della pavimentazione, ma soprattutto le condizioni di sicurezza e igiene che deve garantire. Alterazione dello strato protettivo, con conseguente accentuazione della porosità superficiale, accentuazione del fenomeno di scorrimento sul piano, presenza di sconnessioni, causa di fenomeni di inciampo, sollevamento per perdita di aderenza, rappresentano sicuramente le giuste ragioni a favore di una sostituzione della pavimentazione.

Voglio chiarire come questa decisione abbia la sua validità in presenza di pavimentazioni ordinarie e non certo in presenza di pavimentazioni di pregio storico. Questo aspetto, di manutenzione e conservazione, deve essere affrontato con modalità diverse, in relazione al tipo di pavimentazione, ai materiali, ecc. Aspetti che non trovano spazio in questa breve trattazione.

Altri fattori da tenere in considerazione quando si valuta lo stato attuale di una pavimentazione sono rappresentati dall'alterazione della sua percezione visiva, conseguente alle variazioni dello strato di lucentezza, dato il diverso grado di usura di alcune parti, come spesso accade in prossimità di gradini e pianerottoli. Questa condizione, oltre a compromettere l'aspetto estetico della pavimentazione, in molti casi può anche comprometterne la sicurezza, soprattutto quando in particolari condizioni di luce, le superfici deteriorate non possono essere percepite con precisione. Stabilita la necessità di cambiare la pavimentazione, le seguenti domande si riferiscono ai materiali più idonei da utilizzare, al sistema di posa se ex-novo o in sovrapposizione al pavimento esistente. Una prima risposta sorge subito, dopo aver esaminato le condizioni del pavimento esistente. Infatti, se la pavimentazione è interessata da fenomeni di rigonfiamento, con sconnessioni di diversa entità, consiglio sempre di sostituire la pavimentazione con una nuova. Tale indicazione deriva dall'impossibilità di incollare un nuovo pavimento su quello esistente, non potendo in alcun modo essere garantita la perfetta adesione al supporto.

Quando invece l'esame della pavimentazione esistente evidenzia una buona adesione al massetto sottostante, anche in presenza di marcata usura superficiale, è possibile sovrapporre una nuova pavimentazione, senza temere che possa distaccarsi nel tempo. A tal proposito voglio evidenziare alcuni aspetti da valutare attentamente, ovvero il tipo di materiale da utilizzare per realizzare il nuovo pavimento e la relativa tipologia di posa. Rimanendo nell'ambito dei materiali più utilizzati, come le ceramiche di diverso formato, è necessario fare subito alcune considerazioni in merito alla tendenza a voler utilizzare pavimentazioni di grande formato e di ridotto spessore. L'uso di tali ceramiche non può essere utilizzato in ogni situazione. Vi sono circostanze in cui questo utilizzo nel tempo si rivela dannoso, come nel caso di posa a sormonto su un solaio molto flessibile a causa di uno spessore ridotto della struttura rispetto alla luce di flessione libera.

La suddetta condizione, a causa delle sollecitazioni derivanti dal traffico veicolare o da altri tipi di scuotimento, dato il ridotto spessore del rivestimento e il grande formato utilizzato, può dar luogo a rotture e fessurazioni, soprattutto nelle parti centrali dell'ambiente pavimentato. Formati come 60x60 cm, 60x40 cm o simili, quindi, rappresentano in molti casi il giusto compromesso per realizzare una pavimentazione moderna, sicura e durevole, a patto che la posa sia effettuata con gli appositi prodotti.

In alternativa alla ceramica classica è possibile utilizzare:

Per quanto riguarda la posa del parquet tradizionale su pavimenti esistenti, è necessario un trattamento specifico, più approfondito, con uno spazio dedicato, da riproporre in un articolo successivo.

I moderni pavimenti in moquette, oltre a dare una sensazione di comfort, hanno anche il vantaggio di essere utili qualora sia necessario ottenere un maggiore isolamento acustico e termico. Infatti, secondo la European Carpet Community, la moquette può ridurre i costi di riscaldamento fino al 12% all'anno. Scegliendo tappeti ecologici, capaci di ridurre la presenza di polvere nell'aria grazie al fatto di catturare questo elemento, è possibile utilizzarli anche come pavimentazione ipoallergenica, come attestato dall'Associazione tedesca per l'allergia e l'asma DAAB.

I pavimenti in PVC sono realizzati con sostanze sintetiche-plastiche, non di origine naturale come il linoleum, con le quali non hanno nulla in comune. In commercio si trovano sotto forma di tessere di forme diverse, fornite con un tappetino come sfondo. La posa può essere effettuata su pavimentazioni esistenti, purché il piano di posa non presenti sconnessioni o imperfezioni varie.

La durata e la resistenza di questi pavimenti dipendono da diversi fattori. Prima di tutto la qualità. Oltre, ovviamente, ad evitare di posarli su pavimentazioni preesistenti interessate da fenomeni di umidità di risalita, con presenza di salnitro ed efflorescenze. Un errore abbastanza comune quando si cerca di coprire pavimenti esistenti danneggiati dall'umidità.

Il linoleum rappresenta un'altra valida alternativa per la pavimentazione degli ambienti, senza rimuovere la pavimentazione esistente, essendo un materiale riciclabile, composto principalmente da materie prime di origine naturale, come olio di lino, farina di legno, farina di sughero, ecc. I pavimenti in linoleum sono quindi ecologici, sani- assorbenti, termoisolanti, non danno particolari problemi di manutenzione e offrono svariate sfumature estetiche di grande pregio. Il linoleum di buona qualità, ha una lunga durata e può essere trattato con una lucidatura speciale, se l'usura e l'età portano allo sbiadimento. In generale possono essere utilizzati per pavimentare qualsiasi ambiente, grazie al fatto che sono impermeabili. Non ne consiglio tuttavia l'utilizzo in ambienti molto umidi o su superfici ruvide in grado di produrre umidità di condensa, la quale, non potendo traspirare, data l'impermeabilità della pavimentazione, può generare muffe ed efflorescenze, con conseguente rigonfiamento della superficie. Dovendo pavimentare superfici fortemente esposte ai raggi solari, si deve tener conto che queste pavimentazioni tendono a sbiadire più velocemente di quelle in ombra.

Il pavimento in laminato è costituito da un pannello in truciolare o MDF su cui sono applicati due fogli di plastica, uno con funzione decorativa e l'altro con funzione protettiva. Possono essere applicati su pavimenti esistenti, preferibilmente regolari e privi di infiltrazioni, hanno una grande varietà di texture, quindi è possibile arredare qualsiasi ambiente. Le doghe in laminato, utili per creare superfici simili a quelle trattate con il parquet tradizionale, sono spesso preferite per la loro maggiore resistenza all'usura rispetto al parquet classico. Un laminato con resistenza C6 ​​rappresenta la massima protezione contro i danni provocati da graffi, urti, ecc. Grazie alla sua buona resistenza all'acqua, una volta posato a regola d'arte, può durare molti anni. In presenza di pavimenti con piccole imperfezioni è sempre consigliabile utilizzare un materassino isolante, che oltre ad assorbire tali imperfezioni di posa, riesca anche ad attutire il rumore di calpestio, soprattutto se effettuato da scarpe con tacco. Per esperienza personale, non lo consiglio in ambienti molto umidi e peggio ancora per coprire zone con umidità in aumento.

Infine, i pavimenti in resina sono un'alternativa per chi vuole rinnovare un pavimento, senza incidere troppo sullo spessore da aggiungere sovrapponendo a quello esistente, infatti con soli 3 o 4 mm. è possibile realizzare pavimentazioni di grande effetto estetico. Si ottengono così in breve tempo nuovi pavimenti, uniformi, privi di giunti, molto resistenti e utili a diffondere al meglio il calore prodotto dagli ormai sempre più diffusi sistemi di riscaldamento a pavimento. Un pavimento in resina è facile da pulire e non può essere attaccato da muffe e altri tipi di efflorescenze, inoltre, grazie alla sua impermeabilità, può essere utilizzato anche per esterni. Gli svantaggi del suo utilizzo risiedono nella possibilità di graffiarsi, pertanto nelle zone più trafficate è consigliabile utilizzare tappetini o stuoie protettive. Anche per pavimenti in resina posati in sovrapposizione al pavimento esistente, è necessario curare la regolarità del piano di posa, pertanto in caso di sconnessioni è consigliabile eliminarli prima della posa della resina.

Come per i pavimenti in linoleum, anche i pavimenti in resina sono sensibili alla forte esposizione ai raggi solari. Per evitare scolorimento o ingiallimento delle superfici, si consiglia di sottoporre la pavimentazione ad un processo di finitura con sostanze poliuretaniche. Per quanto riguarda l'aspetto autorizzativo degli interventi di sostituzione della pavimentazione, trattandosi di opere rientranti nel regime di libera edilizia, non è richiesta alcuna autorizzazione. Ricordo infine che la sovrapposizione di una nuova pavimentazione non deve in alcun modo ridurre l'altezza utile interna dei locali trattati, in ottemperanza a quanto disposto dal decreto 5 luglio 1975, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 luglio 1975., al fine di non rischiare di perdere il requisito di abitabilità.

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