Elezioni, il bilancio degli sconfitti: Pd al tappeto, la Lega si lecca le ferite - La Stampa

2022-10-01 14:59:16 By : Ms. Phoebe Pang

La voce de La Stampa

Chiola fa autocritica, i salviniani si consolano con la “vittoria politica”. Delusa la sinistra, mentre Italexit solo a Biella conquista il quorum

Se Fratelli d’Italia ha senza dubbio vinto le elezioni politiche, sono tanti quelli che hanno ottenuto risultati al di sotto delle aspettative. Primo fra tutti il Partito Democratico. «Il dato è netto - conferma il candidato e segretario provinciale Rinaldo Chiola -, la destra ha vinto e bisogna avviare quindi un’analisi sul voto. Fratelli d’Italia è diventato il partito di riferimento a scapito di una Lega in caduta libera e di un risultato basso di Forza Italia. Questo sposta la coalizione verso una destra sovranista che in Europa ci causerà dei problemi. Il centrosinistra paga per non essere arrivato al voto con un campo progressista compatto e la mancanza di apparentamenti. La bassa percentuale di votanti deve poi essere un campanello d’allarme».

Anche nella proposta democratica secondo Chiola «molte scelte non hanno funzionato, non sono state comprese dagli elettori, nel Biellese siamo però riusciti a creare una buona rete di quadrante e una squadra con una visione moto ampia a livello di futuro. Quello che non ha funzionato su scala nazionale non è detto che a Biella non risulti vincente. Una politica del campo aperto nel Biellese è al centro della nostra agenda».

E pensa già al futuro anche Vittorio Barazzotto del Terzo Polo. «Il risultato è stato in linea con i sondaggi, anzi, in alcune aree come Biella città siamo andati ben oltre, questo ci deve spronare a essere pronti ai prossimi appuntamenti elettorali. La nostra proposta può rivelarsi convincente alle amministrative se legate alle giuste candidature».

Un po’ di delusione traspare dalle parole di Tony Filoni, capolista di Sinistra Italiana e Verdi Europei. «Non siamo comunque andati malissimo, preventivavo una percentuale dal 5 al 6. Nel Biellese ci siamo avvicinati, con punte ad esempio a Mongrando (comune di cui Filoni è sindaco) e a Tollegno. Molto ha invece influito Vercelli dove i risultati sono stati più bassi». Questo con una campagna organizzata in fretta e furia: «Il 3 di settembre siamo dovuti partire da zero, con pochi mezzi ma tanto impegno. Anche per questo il segretario di Si Fratoianni ha telefonato per farmi i complimenti. Possiamo considerarlo un buon punto di partenza su cui lavorare».

Resta fuori dal parlamento Italexit ma Danilo Ramirez può comunque definirsi «non contento per il fallimento del progetto ma soddisfatto del mio risultato. Il quorum l’avrei superato, il tutto il Piemonte è stato il riscontro migliore». Molto ha pesato la frammentazione in varie liste accomunate dal dissenso. «Ha tolto moltissimo». La sua esperienza non è comunque finita. «Almeno fino alle amministrative penso che continuerò».

E al futuro guarda anche Giuseppe Paschetto, candidato del Movimento 5 Stelle. «A livello nazionale è andata bene e nel Biellese siamo rimasti in linea con il resto del Nord Italia. Una buona base da cui ripartire, con un nuovo modello di riorganizzazione che punta sui territori. Era il nostro punto debole, verrà eliminato da un nuovo sistema adottato anche a livello biellese, con un’azione capillare nei vari comuni, ripartendo soprattutto dall’impegno di carattere ambientale».

Anche nella coalizione di destra c’è chi non è del tutto soddisfatto, come la Lega. «Inutile negare che il nostro risultato è al di sotto delle attese - commenta il commissario provinciale Michele Mosca -, bisogna però guardarlo nel complesso. Il centrodestra ha riportato una chiara vittoria politica e nascerà un governo finalmente scelto dagli elettori. La Lega a Roma avrà 100 parlamentari e sarà determinante nei lavori d’aula e commissione, saprà far sentire propria voce e approvare i provvedimenti annunciati in campagna elettorale».