Giulia Crepaldi 9 giugno 2021 Coronavirus Commenti

Da lunedì 7 giugno sono sette le regioni italiane nella zona bianca: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna, Umbria e Veneto. E dal 14 giugno è quasi certo che la maggioranza delle Regioni si ritroverà nell'area con le minori restrizioni: libera circolazione, niente coprifuoco e riapertura di tutte le attività. Restano in vigore solo alcune misure di contenimento: restano obbligatori l'uso della mascherina (anche all'aperto) e il rispetto del distanziamento interpersonale.

In particolare, ci sono novità per bar e ristoranti. Negli esercizi di ristorazione non ci sono limiti al numero di commensali all'aperto, ma rimane solo il distanziamento di almeno un metro tra i tavoli. All'interno, allo stesso tavolo possono sedersi un massimo di sei persone, ad eccezione dei conviventi, come stabilito da un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Senza coprifuoco, non ci sono limiti orari alle attività di servizio al tavolo per bar e ristoranti. È consentita senza restrizioni anche la vendita di cibi e bevande da asporto e consegna a domicilio. Nella zona gialla, invece, resta il limite di quattro persone per tavolo sia all'aperto che al chiuso, e i limiti orari dettati dal coprifuoco, in vigore dalle 24 alle 5 del mattino, che verrà eliminato il 21 giugno. .

Nella zona bianca sono consentiti i banchetti dopo le cerimonie civili e religiose. Gli ospiti, invece, devono essere muniti del green pass, che viene rilasciato dopo vaccinazione (anche dopo la prima dose), guarigione o con tampone negativo (molecolare o antigenico) effettuato nelle 48 ore precedenti. I buffet sono ammessi, ma il cibo deve essere servito agli ospiti dal personale di sala. In alternativa, la modalità self-service è consentita solo nel caso di monoporzioni. Le stesse regole saranno in vigore anche nella zona gialla a partire dal 15 giugno.

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Salve non capisco: per accedere a banchetti e cerimonie serve il green pass ma chi deve controllare il green pass? il ristoratore? il prete? c'è una previsione nazionale specifica? in campania la disposizione contenuta nell'ordinanza del governatore è stata dichiarata priva di fondamento giuridico

Il tuo senso civico... Ma è mai possibile che dobbiamo essere per forza controllati perché sappiamo già a priori che non rispetteremo le regole?

Da semplice giornalista e osservatore delle varie tematiche pubblicate su giornali e decreti ufficiali ancora non capisco perché le leggi varate per proteggerci dal Corona virus si concentrino solo sulle mascherine e sul lavaggio delle mani. Ma se dobbiamo credere a ciò che scienziati ed esperti del settore sanitario ci hanno servito tempo fa, non capiamo come ristoratori, panifici, pasticcerie, macellerie possano distribuire i loro prodotti senza alcuna apparente tutela di controllo al cliente ignaro che consuma tutto o parte di questi in minuti o ore. Perché gli operatori di questi settori non sono stati monitorati con normali tamponi? Se è vero che il virus resiste a lungo o meglio per giorni sui vestiti, sulla plastica. carta ecc. chi può tutelare l'ignaro acquirente se qualche manipolatore nel settore alimentare è positivo al Covid 19? È stato legiferato qualche decreto in tal senso? Purtroppo non ne sono a conoscenza!

Ogni categoria ha i suoi protocolli da rispettare... o almeno così dovrebbe essere. Proprio ieri, però, in un negozio di alimentari, mascherine indossate male dai due titolari, oltre a strofinarsi il naso mentre serviva al bancone... Rimango dell'idea che la tracciabilità resti fondamentale, forse anche più del vaccino . Ho appena guardato i tassi di copertura e sono rimasto piuttosto deluso.

Devo avere il pass verde per mangiare ai tavolini fuori dal ristorante, il cosiddetto dehors? Grazie.

Mantenendo sempre la distanza tra i tavoli. Pascolare. Attendo risposta alla mia email. Saluti. Laura Giampietro

Per mangiare in ristoranti o bar non è necessario il pass verde. Basta rispettare le regole di distanziamento

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