Cementine cucina: idee e consigli per sceglierle e abbinarle | Elle Decor

2022-05-21 18:55:04 By : Ms. Linda Kong

Quadrate o esagonali, di nuovo artigianato o di recupero: tutti i consigli per inserire le cementine tra i fornelli.

Le cementine devono il loro nome al cemento Portland, un materiale utilizzato anche per il calcestruzzo e prodotto in dosi massicce a partire dalla rivoluzione industriale. Tra fine Ottocento e inizio Novecento, infatti, le città del Nord Italia hanno iniziato a popolarsi di persone provenienti dal Sud del Paese che, per questioni economiche, cercavano alternative a tappeti e rivestimenti preziosi per arredare le proprie case. La combinazione di sabbia, cemento, ossidi naturali e frammenti di marmo, dunque, ben si prestava a questo scopo anche perché, una volta decorate a mano, le cementine permettevano di raggiungere fantasie elaborate a basso costo.

Oggi le si ritrovano nelle case d’epoca che hanno subito poche ristrutturazioni, ma sono tornate in voga anche negli ambienti più moderni, dove l’abbinamento con complementi contemporanei crea un interessante contrasto di antico e nuovo. Il campo di applicazione migliore per le cementine è la cucina, a patto però di seguire alcune linee guida per ricreare uno stile coerente e un impatto estetico vincente.

Attualmente, in commercio esistono diversi formati di cementine che riguardano sia la forma sia le modalità di posa. Le più comuni sono quelle quadrate, solitamente in dimensioni standard che possono variare dai 20x20 cm ai 30x30 cm. Questa, poi, è anche la tipologia più vicina all’originale: a fine Ottocento, infatti, le case popolari delle grandi città erano piene di piccole piastrelle seriali poste una accanto all’altra.

Accanto alle forme più canoniche ne esistono altre meno legate alla tradizione e per questo capaci di ricreare un colpo d’occhio più moderno: le cementine esagonali (o, addirittura, ottagonali) consentono incastri più interessanti e meno schematici, adatti a conferire maggiore movimento allo spazio là dove la giustapposizione ripetitiva potrebbe appiattirne l’aspetto.

Infine, un altro formato interessante e decisamente all’avanguardia è quello delle piastrelle autoadesive con effetto cementina. Nello specifico, si tratta di piccole mattonelle decorate provviste di un film autoadesivo che, di fatto, annulla il tempo di posa e consente lavori più snelli mantenendo un’alta resa estetica.

Una volta presa la decisione di inserire le cementine in cucina e selezionato il formato più adatto alla decorazione che si vuole ricreare, occorre fare un’ulteriore scelta.

Da un lato, infatti, esistono le cementine di nuovo artigianato, prodotte proprio ai giorni nostri in virtù di una tendenza sempre più diffusa. Queste si configurano come mattonelle (di solito in gres porcellanato) decorate nei modi più vari, anche se c’è chi tuttora ama rispettare maggiormente la tradizione in fase produttiva, ad esempio Marca Corona o la collezione Dwell di Atlas Concorde.

Dall’altro lato, invece, è possibile utilizzare cementine vintage di recupero. In particolare, si tratta di tutti quei rivestimenti in piastrelle che vengono salvati dai palazzi d’epoca in demolizione, ripuliti e rivenduti. Per ovvie ragioni, le possibilità di personalizzazione in questo caso si riducono, ma inserirle in casa può dare un sapore vissuto e accogliente all’ambiente.

Decorare una cucina con le cementine è una buona base sia per ottenere un effetto più antico, sia per ricreare un moderno contrasto tra il vintage del rivestimento e la contemporaneità degli altri complementi di arredo.

Tra i fornelli, le cementine possono essere applicate sul pavimento, giocando sulle fantasie. Un intero piano di calpestio decorato è sicuramente d’impatto, ma dev’essere realizzato in maniera sapiente. Un’alternativa più safe, invece, è relegare le cementine a piccole porzioni, utilizzandole con la stessa finalità con cui sono nate, ovvero sostituire i tappeti. Bene, dunque, inserirle in rettangoli lunghi e stretti addossati al piano di lavoro e alla zona cottura, oppure per delimitare la zona del tavolo da pranzo se la cucina è a vista.

Allo stesso modo, è possibile utilizzare questo materiale per le superfici verticali con le stesse proporzioni: o in maxi formati oppure in piccole porzioni come il paraschizzi dei fornelli.