Feste abusive, a Capodanno controlli a tappeto: monitorati anche internet e social network

2022-10-01 14:59:04 By : Mr. Barton Zhang

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PADOVA - Controlli dell’Arma sulle strade, ma anche online, alla ricerca dei veglioni “proibiti”. Non sarà come l’anno scorso, con il lockdown e la “zona rossa”, ma anche quest’anno si avvicina un Capodanno di restrizioni, a causa della continua crescita dei contagi da Covid. Il decreto festività ha posto precise regole per l’ultima notte dell’anno: feste in piazza vietate, discoteche chiuse, così come i locali da ballo in generale. La regola è una: evitare gli assembramenti. I dettagli su come verrà gestita la sicurezza nella notte più lunga dell’anno saranno fissati oggi, durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica previsto in mattinata in Prefettura per coordinare tutte le forze dell’ordine impegnate nei controlli. Ma intanto il comando provinciale dei carabinieri si prepara già ad affrontare San Silvestro con un’attività informativa che servirà a puntare il mirino sugli eventi più a rischio “sgarro”.

Come ha spiegato il comandante provinciale, colonnello Luigi Manzini, l’attenzione è massima. Sorvegliati speciali in particolare i social e la rete web, dove davanti ai divieti imposti dal Governo il popolo della notte si sta già agitando. Sotto la lente d’ingrandimento tutte le locandine e i post in cui vengono pubblicizzati cenoni, accompagnati da musica, in spazi che potrebbero trasformarsi in piste da ballo. D’altro canto, in alcuni locali, dove è annunciata cena e festa in musica, è difficile che gli ospiti se ne stiano seduti e distanziati per tutta la notte. E altrettanto potrebbe succedere in capannoni e ville private, dove sono stati convocati diversi dj per vivacizzare la nottata. Sott’occhio pure la zona golenale del Brenta nel territorio di Cittadella per un possibile rave party, esattamente nello stesso boschetto dove già a fine agosto era scattato il blitz dell’Arma per stroncare sul nascere la festa abusiva. Blitz che ha portato a 75 denunce per invasione di terreni ed edifici e a 23 daspo. 

«L’attenzione è concentrata – spiega Manzini – su quelle che possono situazioni che possono trasformarsi in assembramenti. Parliamo di feste danzanti (che sono proibite dal decreto, ndr) che vengono “mascherate” da cene, ad esempio. In questi giorni la nostra attività è principalmente informativa. Si va dalla semplice locandina affissa per le strade a un costante monitoraggio del web. Inoltre controlliamo le rive del Brenta per evitare che arrivino nuovamente giovani per partecipare a qualche improvvisato rave, come successo quest’estate».  Ma l’Arma chiede aiuto anche ai padovani. «Invitiamo alla collaborazione anche i cittadini. Se ci sono situazioni a rischio, chiamino il 112. E con situazioni a rischio non intendo la cena chiassosa del vicino che magari sta festeggiando con 4-5 parenti, ma situazioni di assembramento». 

Ma cosa si intende per situazione di assembramento? La normativa non lo specifica esattamente, ma l’attenzione dei carabinieri è alta specialmente per quelle che si possono chiamare “feste private”. «Possiamo definire “situazione a rischio” un party, magari su invito, in un luogo in affitto (dalla villa, al capannone industriale, fino a qualche sala in locali e hotel, ndr) con un servizio di catering. In questo caso è nostro compito controllare che sia rispettata la normativa anti Covid» evidenzia Manzini. 

Il ministro Lamorgese, nei giorni precedenti a Natale, ha spiegato che il Viminale ha messo in campo «ulteriori rafforzamenti dei dispositivi di vigilanza sull’intero territorio nazionale». Nella provincia di Padova saranno in servizio un’ottantina di carabinieri, ai quali si aggiungono gli agenti delle varie polizie locali e, nel capoluogo, quelli della polizia di Stato. È arrivata, poi, la circolare di Capodanno con la quale sono state stabilite le ultime disposizioni: oltre a controlli e multe, sono state disposte indagini anche su agenzie immobiliari e siti online specializzati sull’affitto di locali, ma anche su chat e piattaforme social.